Gli esseri umani spesso creano per sé scenari lontani dalla realtà, che riflettono ciò che immaginano o desiderano. Questa rappresentazione non è altro che un riflesso delle loro aspettative di vita, dei loro punti di forza e debolezza e di ciò che li rende unici. Questa rappresentazione costituisce il più grande ed evidente errore che le persone commettono nei loro confronti. Quando si confrontano con il fallimento, spesso attribuiscono la colpa ad una cattiva interpretazione della loro situazione quotidiana. Assumono che sia la rappresentazione ad essere viziata, e non loro stessi. Di conseguenza, costruiscono una convinzione morale che protegge il loro ego dai fallimenti personali che potrebbero far perdere loro fiducia in se stessi e in tutto ciò che li circonda. Questa ideologia fallace porta le persone a non essere fedeli a se stesse, falsificando i valori come l’amore e l’amicizia. Di conseguenza, le persone finiscono per soffrire, nella speranza che chi gli sta accanto possa rappresentare genuinamente il loro vero io. Coloro che soffrono sono spesso coloro che comprendono che è necessario scoprire il proprio vero sé, abbandonando le loro recite quotidiane dedicandosi all’etica pura della propria coscienza. Sono persone che non hanno paura di commettere errori, che si sforzano di comprendere e interpretare le complessità della loro esistenza. Sta a ognuno di noi decidere quale strada scegliere, ma ricorda che pochi decideranno di abbandonare le loro recite, togliendo le loro maschere.
Chi ha deciso di farlo? Chi vuole sentirsi parte del cambiamento, modificando realmente la propria vita per far felice se stesso e non gli altri.