Storia Breve: Il pagliaccio che ricicla frustrazioni.

Storia Breve: Il Pagliaccio che ricicla frustrazioni - Sito ufficiale Tommaso Cantafio - BLOG

A sessant’anni, ho finalmente realizzato che la mia vita è un vero e proprio spettacolo di miserie e nobiltà. Pettegolezzi, amori falliti e superficialità sono diventati il mio pane quotidiano! Mentre mi crogiolo sulla soglia della finestra, osservo il mondo come una vecchia zitella curiosa (che sono), mi sento incredibilmente privilegiato a scrutare le gioie e le tribolazioni degli altri, una pratica rilassante che mi conferisce un senso di importanza. Mi delizia spiare il mondo, osservo con bramosia ogni minimo dettaglio per intessere la mia intricata trama di pettegolezzi settimanali, che poi “vomito” con gusto a ogni persona che incontro. Tutti mi evitano con disprezzo, ma fanno buon viso e cattivo gioco, per mantenere gli equilibri di buon vicinato. Desidero ardentemente una vita appagante, ma mi ritrovo solo come, un naufrago emozionale, mentre la persona che amo ha deciso di riciclarmi con un uomo, bello, intelligente e pieno di classe. Non c’è nulla che possa far sorridere questa faccia da ebete, tranne forse il riflesso nel mio specchio, che mi ricorda costantemente di quanto sia un vero e proprio pagliaccio.

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La mia vita è una sinfonia di errori e delusioni, ma io voglio cantare a squarciagola sulle note di questa penosa sinfonia. E quando la musica non basta, mi butto in pista a ballare come una nutria spensierata che si muove agilmente in un pittoresco acquitrino di provincia. Sono diventato un vero spettacolo da baraccone, l’incarnazione vivente della sfiga e un esempio di come l’universo possa forgiare una persona disastrosa come me. Come una scatola trasformata in un’opera d’arte, ho deciso di prendere la mia infelice esistenza e trasformarla in qualcosa di significativo. Ho iniziato a raccogliere frammenti di speranza, pezzi di gratitudine e schegge di coraggio, e li ho riciclati in un nuovo inizio. Sì, sono un maestro nell’arte del fallimento, potrei persino vincere il premio come “Re della Sfiga” e conquistare l’ammirazione di coloro che cercano un modello da non seguire. La mia vita grigia come una discarica si trasforma in uno spettacolo ridicolo e grottesco, e penso che il mio nome dovrebbe comparire nella lista delle litanie lauretane.

E sapete qual è la cosa più divertente? Quando tento di riciclare vecchi flirt. Li riporto in vita, sperando che con un po’ di nuova vernice possano funzionare. Ma, ahimè, finiscono sempre nello stesso modo: gettati nella pattumiera degli amori falliti. Io sono perfetto! Gli altri non apprezzano il mio valore. Eppure, non demordo. Continuo a riciclare cuori spezzati, perché, magari un giorno troverò il modo di trasformarli in un capolavoro romantico. Mentre mi specchio e scuoto la testa con un sorriso amaro, mi rendo conto che sono diventato il clown principale del mio circo personale. E chissà, forse ho trovato la mia vera vocazione nell’auto-ironia, nel far ridere gli altri a spese mie. Quindi, amici miei, mentre mi dirigo verso l’orizzonte dei miei fallimenti, il buco nero della mia esistenza, mi consolo nel fatto di essere il re indiscusso della mediocrità. Ricordate, il segreto per un riciclo di successo è trasformare le avversità in gag sfigate, le delusioni in punchline (battute finali) imbarazzanti. La mia storia dovrebbe essere un monito per tutti: se siete infelici, diventate maestri nell’arte del fallimento. Non solo vi farete ridere da soli, ma potreste anche strappare un sorriso penoso agli altri. E chissà, magari tra le risate e gli applausi troverete quel “quid” che trasformerà la vostra vita infelice in qualcosa di straordinariamente comico. Il re della spazzatura che usa la sua stessa spazzatura per trovare un senso alla sua vita. Imparate a trasformare l’infelicità in arte per evitare di soccombere al guado della vostra esistenza. Sì, amici miei, mentre affondo nelle profondità, trasformo i miei momenti più bui in materiale prezioso per costruire una nuova versione di me stesso, riciclando la tristezza in uno spettacolo di auto-ironia. E così, con un sorriso beffardo sul volto, balzo sul palco della vita, pronto a far ridere il mondo con le mie traversie tragicomiche. Io sono il protagonista indiscusso, un personaggio importante e speciale come non lo sono mai stato. Non mi importa di cosa pensano gli altri, è importante cosa penso io.

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